"In questo clima di incertezza assoluta lo smart working non è una soluzione, ma un’impresa titanica per le famiglie, che si trovano a dover gestire un lavoro a pieno regime, in remoto, che non prevede la conciliazione con la routine famigliare. Da imprenditore sento il dovere di dare una risposta e degli strumenti concreti, a partire dai miei collaboratori, a tutela non solo della loro sicurezza, ma anche del loro equilibrio psicologico e famigliare.Per questo Engie EPS ha lanciato il FamilyWorking, un nuovo assetto organizzativo aziendale: è la nostra risposta alla crisi, dalla quale siamo fiduciosi usciremo presto, ma anche la nostra proposta per la modalità di lavoro del futuro, in cui velocità e flessibilità saranno fondamentali per ripartire velocemente, più uniti e forti di prima.”
Scarica comunicato stampaPrincipio fondante del FamilyWorking è che recarsi in ufficio per lavorare è un diritto, non un dovere, e che il nuovo luogo di lavoro naturale è la propria casa. FamilyWorking non è telelavoro, bensì il riconoscimento ufficiale di 5 diritti tesi a coniugare positivamente lavoro e famiglia: una responsabilità dei vertici aziendali che – scegliendolo come assetto organizzativo – devono garantirne la pienezza.
Scarica il White PaperSe il nuovo ufficio è la casa, gli strumenti devono essere adeguati. Non può essere accettabile un lavoro in remoto senza l’accesso alle migliori tecnologie, alle migliori infrastrutture, ed alla più realistica ed avanzata esperienza virtuale. L’azienda dovrà garantirlo, a casa tua.
Schermo HD, dockstation, sedia ergonomica, webcam HD e un contributo per la tua connessione Wi-Fi a banda larga.
Abituati a lavorare solo dalla tua postazione, separa il tempo del lavoro dal tempo della famiglia. E ricorda che una videochiamata riduce del 60% lo stress rispetto a una telefonata, ma solo se audio e video sono di qualità.
Otto ore continuative sono il passato e un incubo per la famiglia. Il part time tradizionale è una corsa a ostacoli, e ottenerlo spesso è un miracolo, indipendentemente dall’emergenza COVID-19. Nel FamilyWorking l’orario di lavoro è funzione delle tue esigenze, e dell’equilibrio tra famiglia e lavoro, potrai modificarlo ogni mese.
Potrai svolgere l’attività lavorativa quando meglio si adatta alla tua routine familiare. Non sarai più obbligato ad essere operativo nella fascia 9-18. Semplicemente, con il calendario digitale informerai il team di come distribuirai le tue ore lavorative e gli slot “privati” per gestire le esigenze personali o familiari, in cui non potrai essere disturbato.
Se hai figli o un famigliare da assistere, potrai ridurre temporaneamente il tuo orario lavorativo. Dovrai solo indicare ogni mese il monte ore settimanale che intendi svolgere, e la tua retribuzione verrà automaticamente adeguata. Come un part time su richiesta, ma totalmente flessibile, e modificabile di mese in mese.
Se non rispondi a una videochiamata di un tuo collega, è perché non puoi essere disturbato, perché stai dedicando tempo alla famiglia o alla tua sfera personale, e l’Azienda ha il dovere di rispettarlo. A tal fine, i rapporti tra colleghi in remoto dovranno essere gestiti esclusivamente tramite videochiamate, e dalla propria postazione di casa. Per ridurre lo stress di oltre il 60% e definire con chiarezza i confini tra lavoro e famiglia.
Fra colleghi, le telefonate tradizionali sono integralmente sostituite da video-chiamate. Si parla solo via videoconferenza, e solo dalla postazione lavorativa. Il video rende la comunicazione più efficace, meno stressante, e più umana. Rispondere solo da computer permette anche di separare le attività lavorative da quelle personali. Sarà ovviamente fondamentale disinstallare il sistema di videoconferenza dal cellulare aziendale: dovrai farlo per dare priorità alla tua famiglia.
L’invio di mail o instant messaging ai colleghi è interrotto dalle ore 20:00. La flessibilità non può andare oltre, dopo questo orario il tempo deve essere dedicato alla famiglia e al riposo. Un pop-up sullo schermo te lo ricorderà."
Gli scienziati sono unanimi: il benessere mentale è legato a quello fisico. Dire che si deve fare attività fisica quando si lavora da casa, e poi magari non si può uscire di casa, è solo uno slogan. L’Azienda dovrà mettere a tua disposizione strumenti concreti, per incentivare il benessere fisico e mentale, dal monitoraggio dello stato di salute e dello stress alle attività di fitness quotidiano.
Ogni giorno potrai svolgere una lezione di fitness via Zoom, con personal trainer dedicati. Per motivarti, il 20% della tua retribuzione variabile o dei tuoi incentivi verrà corrisposta sulla base delle presenze a queste attività. I tuoi familiari potranno partecipare, coinvolgili sempre.
Potrai sottoporti a M.e.a.sure, innovativo test di autovalutazione del tuo stato fisico sviluppato da PhysioTechLab, e a Beaconforce, App che misura i tuoi livelli di engagement, motivazione e stress con l'obiettivo di individuare le aree di potenziale intervento e le iniziative efficaci per migliorare la gestione del team. Per lavorare in modo efficace non devi rinunciare al tempo libero e al tuo benessere. Mai.
Crescere i figli in casa, lavorando da casa, non richiede solo routine e organizzazione, ma contenuti. I genitori si trovano ad essere gli unici testimoni dei disagi dei bambini, delle loro regressioni, espressioni di paura, momenti di sconforto e isolamento, ed anche di nuove modalità di relazione che la convivenza h24 ha portato nel rapporto tra adulti e bambini. L’Azienda dovrà contribuire ad elevare l’interazione con i figli, mettendo a disposizione dei propri collaboratori contenuti ed esperti dedicati, dalle attività per i bambini in casa al confronto con i pedagogisti.
Webinar settimanali con una pedagogista per migliorare il percorso di crescita dei tuoi figli. Stanze di confronto tra adulti condotte da pedagogisti esperti su tematiche della crescita e dei temi specifici emersi come conseguenze dell’emergenza da COVID-19: esposizione dei bambini agli schermi, attaccamento dei bambini, gestione delle autonomie, qualità dell’apprendimento tra le mura casalinghe e impedimento dei rapporti sociali tra coetanei.
Sportello di ascolto pedagogico individuale o di coppia, attivabile su richiesta, condotto da una pedagogista, con finalità di supporto alle criticità emerse dalla gestione dei figli, delle regole, del tempo, delle relazioni familiari.